Del sangue nel Mediterraneo sulle mani d’Europa e la soluzione dittatoriale tutta italiana: Contesto Storico #11

Ventiquattro di Aprile,  centesimo anniversario del genocidio armeno, primo genocidio del secolo scorso, prima di una lunga folle psicosi nazionalista e razzista di massa, che per tutto il secolo ha riempito di sangue le mani di popoli e nazioni di ogni dove e domani, venticinque di Aprile  giorno della liberazione dell’Italia e nascita della democrazia.

Due giorni in cui vengono al pettine i nodi del secolo scorso.

In Italia c’è una battaglia politica in corso, cui il popolo assiste senza proferire parola, cui scopo è diminuire una democrazia, che negli ultimi venti-trenta anni è andata ad impantanarsi , e prendere in mano un potere quasi regale, quasi, e ci tengo a sottolineare quel quasi per non fare paragoni con realtà molto più serie e molto più gravi, dittatoriale.

Intanto il mediterraneo si riempie di sangue di profughi, esuli, bambine violentate e morte dissanguate, e di donne che combattono per la libertà di tutti, ai piedi di un’Europa, che non si prende le sue responsabilità, un’Europa della finanza e la cui politica internazionale del secolo scorso e quello precedente continua ad avere conseguenze oggi.

Perché anche l’Europa ha le sue colpe nella situazione attuale del vicino e medio oriente, creando una regione di intolleranza, spingendo nazioni a dare potere, troppo potere, nuovamente alla religione, contribuendo a far rinascere quell’odio e intolleranza  tra etnie e religioni, dando il via, forse per sbaglio, più probabilmente per seguire i propri interessi nazionali, ad una lunga serie di genocidi, divertendosi a distrarsi con questioni monetarie.

Non so se il non eletto Matteo Renzi è o non è la soluzione per l’Italia, non sono contro l’Europa e sono per le relazioni culturali tra popoli europei e popoli arabi.

Ma quando qualcosa va detto e ricordato, va scritto e discusso.

Vorrei solo sapere che letteratura ha il diritto di nascere da questo clima di indifferenza da un lato e violenza dall’altro.

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2 pensieri su “Del sangue nel Mediterraneo sulle mani d’Europa e la soluzione dittatoriale tutta italiana: Contesto Storico #11

  1. “il non eletto Matteo Renzi”
    Sì, tecnicamente è nominato dal Presidente della Repubblica, ma cosa c’entra?
    Va beh, per anni ho sentito dire “Berlusconi l’abbiamo eletto noi, vergogniamoci!” anche se io non l’avevo votato, che è più o meno il reciproco di quest’affermazione, quindi non divaghiamo.

    Come avrebbe fatto l’Europa a “spingere nazioni a dare potere alla religione”?
    Dopo un passato coloniale, in alcuni Paesi arabi si fece strada l’idea che la religione islamica fosse un elemento di riscatto, che caratterizzasse la propria appartenenza nazionale. L’Europa intesa come UE non c’entra nulla, o sbaglio?
    Stiamo forse facendo riferimento alla vicenda israeliana? Visto che “non dobbiamo dimenticare”, chiediamoci cos’hanno passato gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale (e anche prima, più o meno da 2000 anni prima) e chiediamoci di nuovo se vale la pena fare tante storie se ad alcuni di loro è stato concesso di insediarsi in una minuscola striscia di terra, insignificante e priva di risorse naturali. Oh, certo, è una gravissima onta per gli arabi, dopotutto lì “c’erano prima loro”. Dopo aver dato questa altissima giustificazione, di solito ci si dimentica di ricordare che ancora prima degli arabi, lì c’erano gli ebrei. Prima della diaspora.
    Stiamo parlando di quei Paesi con cui gli USA sono entrati in guerra o con cui hanno motivo di attriti, tirandosi dietro la NATO? Beh, allora? Cosa c’entra la NATO con l’UE? Prendetevela con la NATO, piuttosto, o con gli USA.

    Immagino che il senso ultimo del post sia mettere in evidenza quel “qualcosa di interessante”, quel manifesto.
    Gli ho dato una lettura veloce, ma direi che è bastata.
    Più o meno nell’ordine:
    – Sragiona sul “Nuovo Ordine Mondiale”. E gli Illuminati no? “Jet fuel can’t melt steel beams”, magari, per non farsi mancare nulla? E gli alieni con le teste di serpe?
    – Allude con una serie di velate e criptiche metafore al fatto che gli USA fanno i propri interessi, e grazie, cosa credevate che facessero!?
    – Propone di tornare alla Lira. Oops, no, dice di tenersi l’Euro ma dare più potere agli Stati membri, poi delinea altre possibilità ancora alternative. Insomma, che lo si guardi in un modo o nell’altro, è tornare alla Lira. Bei tempi quando l’inflazione rampante superava il rendimento dei titoli di Stato e i Tedeschi portavano “valuta pregiata”, eh?
    – Propone in generale di dare più autonomie agli Stati membri, al “Renzi non eletto” insomma…
    – Spara alla cieca contro gli OGM, perché sono brutti e cattivi. Perché lo dice l’Europa per “contrastare” economicamente gli USA, dove sono stati ampiamenti sviluppati e utilizzati. Insomma, un documento che urla di rabbia contro l’UE si attiene dogmaticamente a una superstizione messa in giro dall’UE medesima per opporsi a quello che anche loro considerano un “nemico” (gli USA).
    – Propone di fatto di rifondare l’UE con una nuova Costituzione o qualcosa del genere, e chi entra, bene; chi esce, bene comunque. Un’Europa “porta girevole” avrà un gran credibilità internazionale, no? Ma che utilità dovrebbe avere, poi, rifondarla? Ritenete così assurdo riformarla?
    – Propone di reintrodurre la leva obbligatoria. “Noi crediamo in una Europa […] pacifica”, dove tutti i cittadini si sono fatti tot anni di servizio militare, bello! Chissà poi che costi. Ah, già, con la “Tobin Tax” e la Lira si paga tutto…

    Alcune cose sono condivisibili (non inimicarsi la Russia, non sottomettersi agli USA, non sottemettersi alle banche, etc…), ma le soluzioni lasciano un po’ a desiderare.
    Perché dobbiamo rifondare l’Europa con una Costituzione (lascitemi chiamarla così) che, per essere accettata da tutti, sarà sicuramente piena di bellissimi e genericissimi principi come la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo? Cosa dovrebbe risolvere? Pensate che scrivendoci dentro “la sovranità è popolare” si concluda qualcosa? Credete che ora l’Europa ritenga di essere una dittatura? Volete metterci più autonomie, così ognuno applica la sovranità popolare a modo suo?
    Cosa c’entrano gli OGM?
    Perché tirate in ballo teorie del complotto?
    E con questo volete riformare l’Europa. Preferite decine di “Renzi non eletti” che fanno leggi a casaccio pestando i piedi agli Stati vicini perché ognuno fa i suoi interessi, a un’Europa unita?
    Io, ora come ora, preferisco l’UE. Le leggi che fa di solito hanno un senso e uno scopo, se ne capisce l’utilità anche senza guardarle dal punto di vista politico. Vanno sempre in una certa direzione, ad esempio difendono i consumatori a “danno” dei produttori e commercianti, o difendono l’ambiente a “danno” dell’industria, ma meglio questo che fare leggi utili soltanto ai politici “non eletti”.
    Anzi, darei qualsiasi cosa pur di veder sparire i governi locali, tutti quei “Renzi non eletti” che cercano di avvantaggiarsi sugli Stati vicini, di dare al vicino la colpa di tutto (“Maledetta Germania!”, “Maledetti PIGS!”), quelli che credono di poter ignorare le leggi europee e rendersi conto della loro esistenza solo quando scattano le multe e poi insultare l’Europa. Che esempio ci danno? “Ognuno fa quello che vuole, la legge non esiste, meglio gli interessi del singolo purché con belle parole dica di fare gli interessi di tutti”?

    L’Europa non è il problema, è chi non la rispetta. Chi, come ho detto, crede di poter fare quello che vuole, che rifiuta di sottomettersi all’autorità su cui tra l’altro ha potere ma fa finta di nulla pur di lamentarsi, che fa N progetti utopici senza senso di rifondazione e cerca di distruggere l’UE per rifondarla, lottando con altre N^N persone che fanno lo stesso, non facendo altro che danneggiare l’Europa e il proprio Paese (perché ci sta dentro), dando più potere ai governi “non eletti” che si cerca in simultanea di demolire…

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    1. Ciao,
      la ringrazio da subito per l’ottimo commento, molto costruttivo, proverò a rispondere al meglio, seguendo il suo medesimo filo rosso.

      Il discorso che intendevo fare, sviluppato male per la fretta di pubblicare l’articolo, doveva avere due tracce. Da un lato il discorso della democrazia, dall’altro il genocidio degli armeni.
      Ho voluto scrivere “il non eletto Matteo Renzi”, formula a quanto pare sbagliata, intendendo “non eletto da votazione popolare”, sottolineando una democrazia in quel caso, limitata al Presidente della Repubblica. Come ho scritto alla fine però, non era una critica a Matteo Renzi, ma più un notare la poca stabilità della democrazia.

      La situazione alla quale mi riferivo scrivendo dell’Europa che ha spinto le nazioni – anche in questo caso è sbagliato: doveva essere “che ha spinto l’impero ottomano a dare potere alla religione”- in quella direzione, era sempre quella degli armeni, quando l’impero ottomano, messo alle strette dalle perdite territoriali e la cacciata di arabi e mussulmani dai Balcani, per unificare il territorio restare, ha voluto far per certi versi risorgere il califfato e islamizzare l’Anatolia, che a quel tempo era una zona di convivenza di etnie e religioni diverse, arrivando poi per una serie di cause e situazioni al genocidio armeno, non la vicenda israeliana.

      L’Europa, non l’UE, ma l’insieme delle nazioni, c’entravano perché interessati nei Balcani hanno soccorso solo i cristiani, non agendo difronte alla cacciata dei mussulmani, che comunque anche loro vivevano lì da tempo immemore, sotto all’impero Ottomano.

      L’errore è stato prendere questa vicenda come unico esempio della politica estera europea, che ritengo sbagliata, ma solo per mia opinione, non come giudizio, senza fare altri esempi.
      Altro errore è stato spingere l’articolo nella direzione critica e non limitarmi solo alla commemorazione del 24 e del 25.
      Troppi elementi in poco testo.

      Sono d’accordo sul discorso degli ebrei e sulle colpe di NATO e USA. Nulla da ridire, nonostante appunto l’articolo non doveva trattare di questo.

      L’ultimo malinteso è stato quel “qualcosa di interessante”. Il link l’ho voluto mettere solo per tre motivi: perché è da lì che ho preso l’immagine in evidenza, perché l’ho ritenuto interessante e inerente la discussione, perché volevo dare altro materiale su cui discutere nei commenti.
      Infatti, bene o male o fraintendibili, che vengano scritti gli articoli, l’idea è di dare materiale sul quale discutere. A cosa serve un blog, che non sia un’ufficiale testata giornalistica o rivista, se non c’è discussione?
      Quindi il senso del post non era affatto mettere in evidenza quel manifesto, che è venuto in un secondo momento.
      Il senso del post era scrivere sul genocidio un memo sul genocidio degli armeni, il cui centenario il 24 aprile 2015, non è stato minimamente trattato da nessuna parte, nonostante in quanto primo genocidio del ‘900, lo ritengo un avvenimento piuttosto importante. O almeno m’è sembrato così.
      Non sono esattamente un esperto in materia.

      Il motivo per cui non vedo di buon occhio quest’Europa, ritenendo che possa essere migliore è il suo inimicarsi la Russia, cosa che sta effettivamente facendo negli ultimi tempi, l’essere stata molto tempo sottomessa agli Stati Uniti, e l’essere tutt’ora sottomessa al sistema bancario.
      Che poi quel manifesto non abbia soluzioni e che non intendo proporne perché non in grado è un altro discorso.

      Come detto, mi dissocio da quel manifesto che ritenevo solo materiale interessante da discussione, non sono un anti-europeista, – infatti quando per esempio la vedo fare la prepotente con la Russia ci rimango male, proprio perché ci tengo- non sono esattamente contro Matteo Renzi, quanto piuttosto contro quella democrazia degli ultimi venti anni (e non parlo affatto del Berlusconismo, quanto più di quello scontro politico e mediatico tra PD e Forza Italia, che nel frattempo dava spazio ad una seconda tangentopoli. La si può chiamare così?).

      Sono d’accordo sul discorso delle leggi Europee che vengono a lungo ignorante e ricordate solo nel momento in cui è troppo tardi.
      Infatti tra i post “contesto storico”, di questo blog, non c’è ne è uno che parli male o attacchi la Germania.

      Quello che mi da leggermente ai nervi, è la propaganda. Sono d’accordo che per certi versi, con tutto il sentimento anti Europa che c’è in circolazione, sia necessario un po’ di propaganda pro-EU, ma la storia dalla seconda Guerra Mondiale ad oggi, non si può limitare solo a “abbiamo smesso di farci la guerra, ci siamo uniti, abbiamo creato qualcosa di meraviglioso è da allora regna la pace”.
      Tutto qua.
      Non mi piace l’Italia degli ultimi venti anni e non a causa di Berlusconi.
      Non mi piace l’Europa attuale, ma non a causa del suo atteggiamento interno, con il quale sono d’accordo, ma a causa del suo atteggiamento esterno, sul piano internazionale.
      Una soluzione ai problemi non credo ci sia, credo piuttosto in un periodo -ennesimo- di cambiamento, che in bene o in male, si risolverà.

      Lei scrive che il problema non è l’Europa ma chi non la rispetta. Ecco la mia critica continua agli ultimi venti-trenta anni dell’Italia.

      Ringrazio ancora per il commento professionale, l’ho apprezzato, e chiedo scusa per i malintesi che il post ha permesso, in quanto spero sempre di scrivere in maniera il più decente possibile, nonostante non ci riesca sempre.

      Spero in una risposta

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